Congresso Nazionale di Endodonzia Komet Academy Verona - 7 maggio 2021 “Risolvere i problemi endodontici quotidiani per migliorare la sicurezza clinica”
24 settembre 2020 dalle ore 09.00 alle 17.00 in Via Fermi 22 Verona si terrà il corso avanzato del Dr. Claudio de Vito sulla protesi con workflow digitale
Caso clinico del Dr. Mauro Libertucci: trattamento mini invasivo con frese micro prep di una lesione cariosa della parete distale di un premolare superiore
In merito alle lavorazioni di rivestimenti in resina dello stesso colore dei denti, a causa della struttura superficiale grossolana degli abrasivi utilizzati, spesso non risulta trascurabile il rischio di ottenere superfici caratterizzate da rugosità e rigature.
Nel laboratorio odontotecnico si possono ottenere con le frese e i gommini Komet risultati estetici apprezzabili: ringraziamo Franco Pozzi e Ateicos Quintavilla del laboratorio Pozzi Franco &C di Parma per questi due video esplicativi.
La dentatura dei fresoni UM, brevettata da Komet e ottimizzata per lavorare i metalli nobili, permette di unire in un unico strumento tre diverse affilature, in questo modo è in grado di soddisfare requisiti normalmente difficilmente conciliabili fra loro.
I fresoni ACR consentono una modellazione efficace e rapida nella lavorazione delle resine protesiche dure. La loro dentatura molto tagliente, rappresenta un livello intermedio tra quella incrociata a taglio grosso e quella a taglio medio, assicurando così un adeguato livello di comfort durante la fase di sgrossatura delle resine sintetiche dure.
La scelta del fresone adatto per un particolare materiale consente di lavorare bene e in breve tempo. Ottenere una buona asportazione, e quindi ottime superfici, senza dispendio eccessivo di tempo, è uno degli obiettivi principali per il laboratorio odontotecnico.
Il titanio è un materiale che si è andato affermando con sempre maggiore successo in campo dentale. Tuttavia spesso rappresenta ancora per gli odontotecnici una grande sfida a causa delle sue particolari caratteristiche. La sua elevata densità e il suo basso modulo di elasticità in fase di truciolatura causano uno sviluppo di calore maggiore e un grado di usura superiore. Lavorare il titanio rappresenta quindi una sfida per l’odontotecnico a causa della particolarità del materiale che tende a surriscaldarsi e a produrre delle scintille se lavorato in modo non corretto.
Le frese chirurgiche devono tagliare tessuti ossei e radici con poco sforzo e minima pressione operativa per evitare il danno iatrogeno da surriscaldamento.
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